il 30 maggio abbiamo ricordato, ad un anno della sua scomparsa il partigiano Paolo Orlandini. La mattina dopo mi hanno informato che anche tu il 30 maggio ci hai lasciato.
Il mercoledì successivo entrando alla sede nazionale, vedo che la bandiera non è a mezza asta, in segno di lutto. Resto incerto, domando e mi dicono che stanno provvedendo. Chiedo se ci sarà e chi organizzerà il picchetto d’onore: apprendo che probabilmente non si farà, la famiglia ha scelto diversamente.
Sono rimasto perplesso anche se, ovviamente, rispettoso: qualsiasi scelta spetta alla famiglia e magari erano proprio le tue indicazioni.
Arrivo a Milano per salutarti Carlo, entro nella sede del Consiglio Comunale e mi ricordo che lì, a Palazzo Marino, c’ero già stato con te e Marisa Ombra, nel febbraio del 2013 per il convegno nazionale: “ricordare la condizione delle donne sotto il regime fascista”.
Guardo la bara, mi avvicino a tua moglie e le ricordo la telefonata di appena quattro giorni fa, un lasso di tempo così breve che pure separa la vita e la morte. Lei mi sorride addolorata, si ricorda, tua avevi letto il mio nome sul display e le avevi chiest Continua a leggere