Commissario Prefettizio o una sfida democratica?

Tanti credono che l’arrivo del Commissario Prefettizio alla guida del Comune di Chiaravalle sarà come Monti alla presidenza del Consiglio. Forse vale la pena sottolineare che le due cose sono ben diverse.

Il Presidente del Consiglio viene indicato dal Presidente della Repubblica e deve essere votato da Camera e Senato. Ogni atto deve essere approvato da una maggioranza parlamentare.

Il Commissario Prefettizio assume in se le  funzioni del Sindaco, della Giunta e del Consiglio, entra in carica quando si dimette un Sindaco.

Assieme al Sindaco decadranno il Presidente del Consiglio, i componenti delle Commissioni Consiliari ed i loro presidenti , i gruppi consiliari…, tutti  gli elementi che compongono il variegato quadro della rappresentanza democratica.  Per un anno ci sarà un Commissario che tratterà la normale amministrazione, si limiterà a rendere operativi  gli atti adottati sino a quel momento da Consiglio e Giunta; nessuna strategia, nessuna programmazione, nessuna scelta perché non è questo il suo compito. Ed è per questo che, se necessario,  il suo mandato dovrebbe essere il più breve possibile tanto più in un momento quale quello attuale.

Quindi chi determina la chiusura anticipata della consiliatura deve avere le idee chiare.

Che le minoranze tentino di far cadere un’amministrazione sta nel ruolo delle parti, ma quando provvede la stessa maggioranza la decisione deve essere fortemente motivata.

E’ questa la situazione di Chiaravalle? Io penso di no visto anche che nell’ultimo Consiglio la maggioranza ha votato il bilancio e un’altra lottizzazione.

Non sappiamo che cosa accade in Giunta, se ci sono dei contrasti sarebbe meglio conoscerli. Se un assessore non è in sintonia con l’operato della maggioranza dovrebbe dimettersi. Visto che questo non accade delle due l’una: o ogni assessore è pienamente compartecipe nell’azione amministrativa oppure è particolarmente affezionato all’incarico.

Decisamente propendo per la prima opzione.

Non c’è stato un atto che ha diviso questa maggioranza.

Si dice che l’atteggiamento del Vice Sindaco, con la complicità del Sindaco, ha incrinato la maggioranza e impedito il pieno svolgimento del ruolo dei consiglieri di maggioranza.

Io credo che la motivazione sia più politica, che riguardi le future alleanze, in fin dei conti escludere la sinistra è stata la politica di questa maggioranza.

Se invece sbaglio mi aspetto che questi consiglieri lancino una sfida vera al Sindaco e alla Giunta,al Consiglio: ritirino la mozione di sfiducia,  allontanino il commissariamento del Comune, facciano rimanere al loro posto i rappresentanti dei cittadini, si adoperino per far valere da subito le loro prerogative e cerchino in Consiglio la maggioranza necessaria per dare una svolta all’amministrazione di Chiaravalle.

E’ un periodo difficile per le famiglie e per i giovani,  le speranze si spengono di fronte  alla rata del mutuo da pagare o alla retta del servizio di mensa scolastica o   all’ultima bolletta del metano: il vivere civile si incrina di fronte a tante difficoltà. Un’amministrazione comunale consapevole dovrebbe essere particolarmente attiva in questo momento, a fianco dei suoi cittadini.

Occorre, quindi, ritrovare  tutte le ragioni per scongiurare questo commissariamento.

Come sanno bene i partiti che compongono questa maggioranza (PD  – PRI – Socialisti – IDV)  il compito del Consiglio è questo ed è nelle loro mani e nella loro volontà decidere che cosa fare.

Questa è la vera sfida!

 

On. Claudio Maderloni

Chiaravalle 10 aprile 2012