25 Aprile 2024

 Quando si perde un compagno è come essere rimasti senza un organo vitale.

Eppure tutto è al suo posto: gli occhi, le gambe, le mani… Tutto funziona regolarmente.

Eppure hai la sensazione che stai perdendo qualche cosa di essenziale.

E’ così, anche se gli incontri erano radi.

Quando ci sono state delle divergenze  non sono mai mancati il rispetto e la comprensione e mai una parola sopra le righe.

Con alcuni compagni è impossibile arrivare allo scontro perché, in fondo, rimane  la voglia di guardare alla parte migliore, alla parte che ci ha unito.

E’ duro quando questo compagno ti saluta e lo fa dal suo letto in ospedale accanto ai suoi cari. E ti stravolge  perché il suo saluto è il frutto della sua certezza che se ne sta andando da questo mondo.  Vuole salutarti da vivo e lasciarti con una carezza, con  la convinzione che quanto è stato fatto rimane importante e, soprattutto, che si deve guardare avanti.

Caro Franco un abbraccio fraterno.