25 Aprile 2024

Qualcuno ironicamente e pubblicamente si sta domandando se sono iscritto alla formazione politica Articolo Uno. Si tratta di una domanda oziosa, la risposta è facile: SI.

La nostra posizione è stata espressa dal segretario provinciale. Il comunicato è stato  ripreso e pubblicato su qualche quotidiano locale. Se non mi fossi ritrovato pienamente nella posizione espressa, avrei dissentito pubblicamente. Ed eccolo: “In relazione alla sentenza patteggiata con la quale il Giudice ha condannato il sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini, accusato di stalking nei confronti di una dipendente comunale, ad un anno di reclusione con sospensione della pena Articolo Uno ritiene che la scelta del patteggiamento, comunque motivata, rappresenti un’ammissione di responsabilità che non è compatibile con il ruolo e la figura del Sindaco che, in quanto rappresentante delle istituzioni e della propria comunità, deve essere nelle condizioni di adempiere il proprio mandato “con disciplina e onore”  come dispone la nostra Costituzione. Per queste ragioni le dimissioni del sindaco sono un atto non più rinviabile. Giancarlo Scortichini Articolo Uno provinciale Ancona

Non può essere tollerata la violenza in nessuna forma nei confronti di nessuno: donne bambini anziani uomini. Questo principio vale in ogni circostanza, sia a casa che fuori, e ancor più nei posti di lavoro.

È una questione di dignità. Io l’ho imparato tanti anni fa. A casa mia si riunivano le donne dell’UDI, ero ancora piccolo quando le sentivo discutere di parità uguaglianza dignità … Tra quelle donne c’erano mia madre, le mie zie, tutte si erano battute contro il fascismo nel ventennio. Per nessuna ragione potrei tradire questo insegnamento.

Alcuni gioiscono per la vicenda, non credo che a loro interessi la questione, più che altro interessa che si dimetta il Sindaco. Pochi chiedono che la maggioranza si dimetta per incapacità, o per la mancata realizzazione del programma di mandato.                                     

Ho sostenuto la candidatura a Sindaco di Damiano Costantini. Ho sostenuto il progetto politico della maggioranza nella prima e nella seconda consiliatura. Posso assumermi la paternità della prima candidatura a Sindaco e del progetto che lo accompagnava, un progetto ambizioso che nasceva da nobili intenti: quelli che oggi potremmo genericamente definire di “buona politica”.

Penso che molti di quegli obiettivi siano stati raggiunti.

Questa triste vicenda non può diventare uno sfoggio, una rivincita, per gli avversari politici “a sinistra”: nessuno può gioire per un comportamento penalmente rilevante, non corrispondente alla militanza della sinistra, non consono ad un dirigente politico che crede nella Costituzione.

Le stesse opposizioni in consiglio comunale, che oggi spingono alle dimissioni, non sono state in grado di incidere sulla politica dell’amministrazione, a volte si sono astenute dal voto, tante altre hanno votato a favore.

Sto parlando di due questioni ben differenti, ma non si può prescindere dal valutarle.

Non è una giustificazione perché non c’è giustificazione.

Mesi fa avevo avanzato la proposta che il Sindaco si autosospendesse dall’incarico, è stata rigettata dall’interessato. Continuo a ritenere che sarebbe stato un modo dignitoso di attendere il giudizio sulla vicenda.

Quel gesto avrebbe separato le responsabilità del Sindaco da quelle del gruppo e della maggioranza, oggi purtroppo e inevitabilmente messo in ombra, avrebbe fatto capire la vera forza di questa amministrazione. Peccato!

Infine, una precisazione: non ho aderito all’associazione “Chiaravalle Domani”. Non condivido una parte fondamentale dello statuto; il riferimento è quello del risultato elettorale del 2018; implicitamente si esclude la storia politica che ha portato a quel risultato. Una storia che ha avuto come artefici persone che per anni hanno militato nella sinistra chiaravallese, che avevano militato nel PDS, nei Democratici di Sinistra e poi in Sinistra Democratica per il socialismo europeo. Si trattava di un gruppo eterogeneo ma coeso che già aveva raggiunto, anche con l’apporto di tanti altri, l’apprezzamento del 24% degli elettori con la mia candidatura a Sindaco, gruppo che si era ulteriormente compattato con la straordinaria opposizione fatta in consiglio comunale dalle consigliere e consiglieri della lista “Sinistra Arcobaleno”.

Doveva quell’esperienza essere il motore vero del nuovo soggetto politico, anche per la seconda consiliatura, così purtroppo non è stato.