29 Aprile 2024

relazione attivo regionale ANPI di Maderloni

Verso il settantesimo della Liberazione delle Marche dall’occupazione nazi-fascista  1944 – 2014

 Premesso che già quest’anno molte amministrazioni comunali hanno celebrato il sessantanovesimo della Liberazione dei loro territori, in previsione di una scadenza come il settantesimo del prossimo anno siamo sicuri che le iniziative si moltiplicheranno. Per questo l’ANPI regionale pensa sia rilevante predisporre una iniziativa da svilupparsi sulle cinque Province; iniziativa che possa raccogliere il consenso di tante amministrazioni comunali e coinvolgere associazioni pubbliche e private come indicato dalla Legge approvata di recente.

La proposta della nostra associazione parte da qui:  prospetta  che ci siano cinque momenti importanti nel corso dell’anno 2014, una iniziativa per Provincia, partendo dalla Provincia di Ascoli  per risalire la regione fino a concludersi a Pesaro Urbino.

Iniziare  con un episodio della liberazione anche minore al quale collegare un tema di attualita. Vorremmo escludere luoghi della memoria che ogni anno ritrovano tante persone,tante comunità,  e che non hanno la necessità di una sottolineatura ulteriore (es. Arcevia),  per puntare sulla riscoperta di altri episodi.

Quindi, partire da un fatto  della resistenza per arrivare alla situazione odierna.

Esempi

1)      Ci sono stati episodi  di lavoratori e di imprenditori che hanno salvato i macchinari delle aziende che stavano per essere smantellati  per essere trasferiti in Germania. A volte questi atti, rivolti alla difesa di una ricchezza indispensabile per l’economia nostro territorio, si sono conclusi con la fucilazione operai.  Questi episodi si possono collegare con quanto sta accadendo nella nostra regione, oggi, per la difesa dei posti di lavoro. A questo tema si può dedicare un convegno con la partecipazione di sindacati imprenditori ed enti come le Camere di Commercio….

2)      Dopo l’otto settembre   alcune formazioni partigiane hanno diretto amministrazioni  e territori liberi fino alla cacciata dei nazi-fascisti, come Cingoli dove il Prefetto non ha mai emanato atti amministrativi. Questi episodi ci offrono l’occasione per  una riflessione sul valore delle autonomie locali. L’iniziativa dovrebbe coinvolgere i Sindaci e gli amministratori pubblici.

3)      Molte formazioni partigiane hanno visto la partecipazione attiva di uomini che venivano da più parti del mondo, uomini che hanno combattuto per difendere la libertà del popolo Italiano. Potremmo affrontare la questione degli esuli, o del razzismo con la partecipazione delle comunità di stranieri presenti nel nostro territorio.


4)       La presenza delle donne nelle formazioni partigiane è stata importante sia per le azioni militari che per il supporto organizzativo.  Potremmo aprire una riflessione sulla nostra società, sulle opportunità nel mondo del lavoro per le donne. L’ iniziativa vedrebbe la partecipazione di soggetti diversi (rappresentanti dell’imprenditoria  delle organizzazioni sindacali delle amministrazioni pubbliche ed anche rappresentanti del servizio sanitario).

5)        Possiamo iniziare dagli insegnamenti di Calamandrei  che ricordava ai suoi studenti  Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani.” per approfondire la conoscenza di alcuni padri della patria che hanno combattuto nella nostra regione e che, successivamente una volta diventati docenti universitari dirigenti imprenditori,  ne hanno determinato lo sviluppo.  Partire da questo per fare il punto della situazione attuale con il contributo di privati da individuare a seconda dell’argomento scelto.

Questi sono esempi che possono essere utilizzati modificati o accatonati ; ma l’idea che possiamo partire da tanti argomenti che si possono collegare alla situazione odierna renderebbe, secondo noi,  più attuale  la celebrazione del settantesimo.

Ci sono diverse iniziative che noi indichiamo come collaterali, ma che non sono meno importati, ne cito tre:

1)      In molti comuni ci sono dei gruppi teatrali anche amatoriali che hanno realizzato lavori sulla Resistenza. Possiamo mettere in contratto queste diverse realtà individuando un luogo dove replicare i lavori , una sorta di settimana del teatro della resistenza. Oppure  organizzare affinché diversi Comuni mettano a disposizione in sere differenti il proprio teatro così da ralizzare una sorta di staffetta (potrebbero anche essere una diecina purchè vicini). Questo consentirà anche di valorizzare i nostri teatri  (anche quelli piccoli).

2)      Una staffetta ciclistica, possibilmente di massa, che colleghi i luoghi delle iniziative e luoghi della memoria.

3)      Invitare le bande musicali dei paesi alleati tutti (o solo quelli che hanno combattuto nelle Marche) per una iniziativa anche questa da diluire in più giorni e anche in più comuni.

Le iniziative possono essere tante e diverse, l’attuazione dipende anche dalla disponibilità economica.

Il tutto dovrà essere preceduto da un momento istituzionale di avvio delle celebrazioni, che dovrebbe prevedere la partecipazone del Presidente  della Giunta e del Consiglio regionale oltre che degli altri soggetti indicati dalla legge.

Posso anticipare che la Presidente della Camera ha dato la sua adesione di massima per due iniziative (che potrebbero essere quella inizale ad Ascoli  e conclusiva a Pesaro Urbino). Questo rafforzerebbe anche l’idea di unità dei marchigiani e renderebbe più fluido il progetto.

E’ indispensabile  un comitato organizzativo e occorre tenere presente che l’anno prossimo si svolgeranno le elezioni europee.

http://www.youtube.com/watch?v=Yhh0_0NP4Q0

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